Dopo tanti mesi passati a progettare e dopo che il primo tentativo era stato abortito prima di partire a causa del maltempo, finalmente giovedì 11 luglio abbiamo accompagnato Raffaele Pellegrino in vetta al Breithorn.
E’ stata un’esperienza incredibile ed una grande emozione. Raffaele, che non aveva smesso di spingere neppure per un momento, non riusciva quasi a credere di essere arrivato in vetta. E noi, che avevamo fatto molte salite per decidere bene dove passare, non riuscivamo a credere che finalmente il sogno era diventato realtà. Insomma, incredulità e gioia sono state le parole d’ordine di quell’esperienza.
Daniele Boero ha commentato: “La salita è andata piuttosto bene, abbiamo faticato meno del previsto, e abbiamo raggiunto la vetta più velocemente di quanto ci aspettavamo. Siamo arrivati alla cima tutti con le lacrime agli occhi ed eravamo emozionati. C’è stato un attimo di silenzio collettivo in contemplazione del panorama e dell’impresa compiuta”.
Roberto Ferraro, una volta sceso, rifletteva sul senso generale: “Siamo tutti molto entusiasti e motivati. Questa salita ha voluto essere un modo “violento” di abbattere le barriere. Le guide ed i volontari che hanno partecipato avevano sempre un sorriso speciale e questo è sintomo che erano consapevoli di ciò che stavano facendo”.
Quel giorno c’era un ospite d’eccezione, Moreno Pesce, un atleta paralimpico che, nonostante l’amputazione di una gamba, è un alpinista affermato e che ha detto:
“Sono molto felice di essere stato coinvolto e di quello che hanno realizzato gli Alpinisti InSuperAbili perché non era affatto scontato salire come sono saliti.
Sono stati davvero molto bravi e hanno tenuto un passo davvero veloce. Si è creato uno spirito di gruppo e di amicizia bellissimo. Personalmente ho avuto la fortuna di avere tre angeli della Guardia di Finanza che mi hanno aiutato e scortato fino alla vetta nonostante le condizioni difficili con la neve che era molto pesante e si sprofondava. Spero che ci siano sempre più possibilità di salita in vetta aperte alla disabilità.”
Passano poco più di due settimana e si torna a salire. Questa volta volevamo regalare a Chiara Benevenuta, una vera appassionata di escursioni e di alpinismo che, a causa di un incidente, dal 1997 non può più camminare, la possibilità di raggiungere la vetta di un 4000 e poter respirare di nuovo l’aria sottile delle vette.
Chiara e Roberto si conoscevano da tempo, ma si erano visti l’ultima volta più di vent’anni prima. Quando hanno iniziato a pensare ad Alpinisti InSuperAbili, Roberto aveva in mente Chiara e l’ha chiamata subito…
Chiara Benevenuta: “è stata una giornata incredibile, un’esperienza molto, molto bella che consiglio. Il numero delle persone presenti per questa esperienza rendono il valore, la complessità e la portata dell’impresa.
Ho provato emozioni bellissime e fortissime. Raggiungere il mio primo 4000 mi ha commossa tantissimo. Sono rimasta in contemplazione della vetta e della vista infinitamente grata per aver raggiunto tutti assieme un obiettivo per me impossibile da raggiungere da sola.
Mi ha colpito la delicatezza di tutti e la gentilezza che mi ha avvolta e accompagnata per tutto il percorso per questa incredibile conquista collettiva. Sono grata agli Alpinisti InSuperAbili per questo grandissimo regalo che mi è stato offerto frutto di una promessa fatta 17 anni fa in ospedale”.
Al termine dell’impresa si è tenuto un momento conviviale, a cura degli Alpini Gruppo A.N.A.Valtournenche, organizzato alla stazione di partenza degli impianti a Cervinia che ha visto la presenza di Elisa Cicco, Sindaco del Comune di Valtournenche, e Chantal Vuillermoz, Assessore turismo, sport e montagna del Comune di Valtournenche che hanno consegnato a Chiara la Grolla dell’Amicizia.
Elisa Cicco, Sindaco di Valtournenche: “Gli Alpinisti InSuperAbili è un progetto ambizioso che sicuramente regala delle emozioni fortissime e dà tantissima gioia; alle Guide Alpine, a chi accompagna fino alla vetta ma soprattutto a chi raggiunge il proprio sogno. Il sorriso di Chiara ripaga qualsiasi fatica e qualsiasi difficoltà che ci può essere stata. Complimenti a tutti da parte dell’Amministrazione Comunale che vi è vicino e supporta lo sport a qualsiasi livello”.
Voi cosa fate a Ferragosto? Gli Alpinisti InSuperAbili sono saliti per la terza volta in vetta.
Il protagonista della salita era Egidio Marchese, Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, Presidente dell’associazione DISVAL e, soprattutto un atleta di curling che ha partecipato alle Paralimpiadi di Torino (2006) e di Vancouver (2010).
Egidio Marchese, alla fine della salita, non sapeva frenare il suo entusiasmo: “Per una persona con disabilità motoria, pensare di salire un 4000 metri è un obiettivo inimmaginabile. Ho vissuto questa esperienza in modo fantastico. E non credevo di poter vivere un’emozione così intensa.
Tutta l’equipe ha dimostrato una grande preparazione nella gestione della logistica, nella forza, nella programmazione dei tempi e dei turni del personale e delle guide che dovevano trainare il monosci. Questa loro professionalità mi ha sempre trasmesso sicurezza anche nei punti più stretti che sono complicati per una persona normale, figuriamoci per una persona su una sedia a rotelle.
La preparazione fisica delle guide e di tutto il personale è notevole, grazie a Daniele e Roberto, gli organizzatori, mi sono sempre sentito al sicuro contando anche sulla presenza del medico del 118 con il defibrillatore.
A livello fisico non ho patito nulla. Arrivare in cima mi ha fatto provare un’emozione unica, di libertà e di piacere, che non si riesce a trasmettere con le parole, ma che a viverla è stato qualcosa di fantastico che puoi provare solo essendo li.
Sostengo fortemente che la montagna, con le dovute cautele e professionalità, è un’opportunità e non un limite. Sfidare la montagna non è mai bello, viverla con queste figure tecniche mi ha fatto sentire una normalità, una semplicità meravigliosa.
Vorrei ringraziare uno per uno tutte le persone che si sono spese per questa conquista. Semplicemente grazie”.